L'Importanza del Bicchiere: Come influisce sulla degustazione

Può sembrare semplicemente un dettaglio, ma scegliere il bicchiere gusto per le diverse tipologie di vino è essenziale per vivere una degustazione a 360 gradi, utilizzando tutti i sensi e apprezzando realmente sapore e aromi. La forma, il materiale e la pulizia riservata al bicchiere possono fare la differenza tra un semplice assaggio e un'esperienza unica e appagante, quindi vediamo quali sono i consigli degli esperti e come migliorare la degustazione del vino, ricorrendo agli accessori di Vino45.

Scegli la forma giusta per il vino giusto

Il primo elemento da considerare quando si sceglie un bicchiere giusto per il vino è la sua forma, che varia in base alla bottiglia che dobbiamo servire.

Bicchieri per vini rossi

Noto per la sua forma arrotondata e il bordo appena inclinato, il bicchiere bordeaux si presa a rossi tannici, corposi e dagli aromi intensi, come appunto il vino dal quale prende il suo nome, il Merlot, il Cabernet Sauvignon o un'ottima bottiglia di Barolo 'Bricco Rocche' 2013.

La conformazione particolarmente ariosa di questo bicchiere consente una perfetta ossigenazione della bevanda e gli aromi arrivano al naso e al palato con maggiore persistenza, dispiegando tutto il loro bouquet caratteristico.
Il suggerimento è di riempire il bicchiere per un terzo della sua ampiezza, facendolo ruotare dallo stelo in modo lento e delicato.

Il secondo bicchiere dedicato al rosso è il Borgogna, pensato per le varianti più delicate e meno corpose del rosso. Il Pinot Nero e il Chianti, solo per citarne due, trovano la loro massima espressione proprio con questo calice, dalla forma arrotondata e il bordo stretto, così da convogliare subito il vino verso la lingua e consentire una vera e propria esplosione di aromi, soprattutto per quanto riguarda quelli fruttati. Anche in questo caso è preferibile riempire solo un terzo del bicchiere e rotearlo leggermente per consentire a sentori e odori di sprigionare il loro profumo.

Bicchieri per vini bianchi

Anche i più famosi bicchieri per vino bianco prendono il nome da famose bottiglie di vino, come ad esempio lo Chardonnay, ideale per ospitare varianti aromatiche e piuttosto corpose, magari nella sua ottima versione Chardonnay Riserva 'Dona' D'Or' 2013.

La forma caratteristica di questo modello è quella a tulipano con il bordo più stretto del bicchiere Bordeaux, così che il vino arrivi direttamente alla parte posteriore della lingua. Questo procedimento accuratamente studiato mette in evidenza i sentori avvolgenti di tipologie di vino come il Roussanne, con note fruttate e floreali piuttosto spiccate. In questo caso è possibile riempire fino a metà del bicchiere degustandolo lentamente a piccoli sorsi. Per assaporare al meglio un vino bianco è possibile usare anche il bicchiere Sauvignon Blanc, che ben si sposa con varianti come il Pinot Grigio, il Riesling e in generale con bevande più delicate e leggere, dalle note di agrumi e fiori. La sua forma allungata e stretta permette al vino di arrivare immediatamente sulla punta della lingua, sensibile alla freschezza e alla nota leggermente acida del vino bianco. Questo bicchiere prevede il riempimento per un terzo della sua grandezza, lasciandosi conquistare da note discrete e mai troppo persistenti.

Bicchieri per Champagne e spumante

Passiamo alla categoria delle bollicine, indispensabili nei giorni di festeggiamento per brindare a un successo ottenuto o un traguardo raggiunto.
Il più classico dei bicchieri per Champagne e spumante, come il Millesimato Riserva 'D'Antan' 2009 è certamente la flûte che, grazie alla sua forma allungata, evita che le bollicine evaporino troppo velocemente e le preserva durante l'assaggio. Il bordo è piuttosto sottile e questo incentiva il fluire del vino alla punta della lingua, facendo in modo che si avvertano meglio i sentori di frutta e di fiori. Per un perfetto riempimento, lascia che lo champagne o il prosecco raggiungano i due terzi del bicchiere, facendo arieggiare le bollicine effervescenti per qualche secondo prima di portare la flûte alle labbra. Per una scelta dal sapore romantico e vintage puoi optare invece per un bicchiere Coupé, dalla caratteristica e riconoscibile forma piatta e allargata. Il rischio potrebbe essere quello di disperdere le bollicine rapidamente, quindi è consigliato se si sorseggia rapidamente lo champagne o lo spumante. Proprio per questo motivo, viene utilizzato più spesso per i cocktail che contengono champagne come il Rossini e il Bellini, anche per il suo effetto raffinato e dal sapore antico.

Bicchieri per vini liquorosi e dolci

Vini liquorosi come il Marsala e il Madeira possono essere gustati nel bicchiere da Porto, dalle piccole dimensioni, con un bordo stretto che consente al liquido di arrivare direttamente alla lingua e sprigionare gli aromi. La conformazione del bicchiere incentiva a sorseggiare il vino con calma, cogliendo tutte le note avvolgenti del dolce caramello e delle spezie. Simile ma dalla parte bassa più svasata è il bicchiere da Sherry, che ha un bordo più largo e consente al vino liquoroso di ossigenarsi meglio. Per gustare a pieno gli aromi delicati è consigliabile riempire questo bicchiere per un quarto e farsi trasportare dai sentori delicati.

Il materiale fa la differenza

Dopo aver selezionato la giusta forma per il proprio bicchiere da vino, è opportuno porre attenzione al materiale, in quanto non esiste degustazione peggiore che quella consumata nel bicchiere di ceramica, porcellana, plastica o carta.

Il vino deve essere rigorosamente degustato all'interno del vetro o del cristallo, in quanto esaltano al meglio il sapore e consentono di osservare colore e limpidezza della bevanda che si sta consumando. Rispetto al vetro, che solitamente ha uno spessore maggiore, il cristallo è molto sottile e delicato, migliorando la degustazione ma risultando allo stesso tempo piuttosto fragile.

Per sorseggiare quindi uno champagne di pregio, il top è scegliere una flûte di cristallo, mentre per un vino liquoroso più aromatico e avvolgente anche un bicchiere di vetro dal bordo più spesso può essere la soluzione migliore.

La pulizia e la manutenzione del bicchiere

Affinché il bicchiere da vino sia perfettamente pulito, è opportuno che questo venga lavato ad ogni utilizzo seguendo step ben precisi. Il consiglio è di riempire il lavandino con dell'acqua calda, alla quale aggiungere del sapone delicato.

I bicchieri possono essere quindi immersi e successivamente puliti con una spugna, possibilmente dalla superficie non abrasiva, procedendo con movimenti leggeri per evitare di danneggiare il vetro o il cristallo. Gli stessi devono essere poi risciacquati con acqua calda o tiepida, asciugati all'aria o con un panno asciutto e pulito, evitando che pilucchi finiscano sulla superficie e che questa risulti brillante e lucida.

Dettagli che contano: lo spessore del vetro e il bordo del bicchiere

Lo spessore del vetro incide notevolmente sulla degustazione, con alcuni vini più pregiati e delicati che necessitano di essere bevuti in bicchieri di cristallo sottili, mentre altri, aromatici, corposi o liquorosi, possono essere apprezzati anche all'interno di un bicchiere in vetro più spesso e meno fragile.

Il bordo del bicchiere, invece, determina il fluire del liquido sulla punta della lingua o sul retro, incidendo sulla percezione di acidità e freschezza e sulla degustazione degli aromi floreali o fruttati che la bevanda possiede. Sembrano dettagli ma possono fare una notevole differenza per cogliere tutti i sapori e gli aromi, potendo così giudicare il bouquet nella sua interezza.

Sperimenta e scopri le tue preferenze

Alla luce delle consuetudini esposte per assaporare al meglio un buon vino, è utile sperimentare e scoprire quali sono le proprie preferenze personali durante una degustazione.

Questa si compone di quattro fasi principali, visiva, olfattiva, gustativa e e finale, in questo rigoroso ordine per evitare di pregiudicare l'esperienza e non cogliere tutte le sfumature presenti.

Il primo passo da compiere è quello di aprire correttamente il vino, tenendolo in posizione verticale e accompagnando la rimozione del tappo con delle rotazioni leggere, per evitare che questo si possa rompere all'interno.

Versa quindi il vino all'interno del calice, posizionando le dita sullo stelo per non alterare la temperatura, riempiendo l'interno per 1/3 o nelle proporzioni che abbiamo indicato per ogni bicchiere.

Il vino deve essere fatto roteare in maniera delicata, osservando il tipo di segno che lascia al suo passaggio per comprenderne la viscosità e il grado alcolico.
Per stimolare l'olfatto, il naso deve essere avvicinato prima al bordo e poi allontanato progressivamente mentre si inspira, così da cogliere le note e i sentori e capire se si tratta di una bevanda speziata, fruttata, floreale, aromatica o più leggera.

È quindi giunto il momento di gustare il vino, prelevandone un piccolo sorso e tenendolo in bocca alcuni secondi prima di deglutirlo, così da dare tempo al palato e alle papille gustative di cogliere le sfumature.

Ricorda che il primo assaggio non è mai veritiero al 100%, pertanto tale iter può essere ripetuto più volte per assaporare fino in fondo la bevanda.
Per completare la degustazione sarà necessario attendere 15 secondi affinché il retrogusto venga percepito chiaramente.

Conclusione

Per godere a pieno di una degustazione bisogna prendersi tutto il tempo necessario, trattando il momento come una sorta di esperienza sensoriale con la sua ritualità. Solo in questo modo sarà possibile cogliere la vera essenza della bevanda, versata all'interno del bicchiere dalla forma giusta e dal materiale migliore, facendo attenzione a ogni dettaglio, come il bordo e lo spessore.

Se l'idea di degustare al meglio un vino ti intriga, visita il sito Vino45, dove troverai una serie di utili accessori e bicchieri, così da realizzare il tuo personale angolo di paradiso per assaggiare rossi della tradizione o bianchi leggeri e aromatici.

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