Selezione di bianchi per le tue cene estive

Un buon bicchiere di vino bianco è da sempre l'alleato ideale per l'ottima riuscita delle cene estive, grazie al gradevole clima conviviale che regala il sorseggiare questa preziosa bevanda. Molto spesso, però, anche per gli appassionati azzeccare il giusto abbinamento fra vino bianco e cibo si rivela una vera e propria sfida: sommersi da centinaia di etichette fra cui orientarsi, da un'oscura terminologia da interpretare e in dubbio su come valorizzare le varie pietanze preparate, anche i più arditi desistono, buttandosi sull'acquisto impulsivo della prima bottiglia rinomata che gli capita sotto mano e vanificando così ogni sforzo sostenuto per rendere indimenticabile la serata organizzata. Ma non bisogna perdersi d'animo!

Esistono, infatti, alcune semplici regole da rispettare per individuare il vino più adatto a ogni occasione e sembrare dei veri sommeliers: nella breve guida fornita di seguito, alcuni di questi utili suggerimenti.

Le principali caratteristiche dei vini bianchi e i diversi miti da sfatare

Il vino bianco si differenzia dal vino rosso sostanzialmente per l’assenza dei tannini, dei composti chimici naturali che generalmente conferiscono una minore struttura alla bevanda, ma ne rendono il sapore più fresco. Prima di addentrarsi nell'affascinante mondo del vino, è bene però partire da alcune importanti considerazioni, sfatando anche qualche mito che ne avvolge, da sempre, l'origine e la produzione.

Il mito numero uno è quello che afferma che il vino bianco venga prodotto solo con l'uva bianca. A differenza di quanto pensano in molti, infatti, i vini bianchi si ottengono non solo dalla fermentazione alcolica del mosto di uva bianca, ma anche, in alcuni casi, da quella di uve rosse o nere, dotate di acini dalla polpa incolore, che, trattate con particolari modalità, mantengono inalterata la tipica colorazione gialla limpida del vino bianco.

Mito numero due: i vini bianchi hanno tutti lo stesso sapore. Sbagliato. I vini bianchi sono una bevanda complessa tanto quanto i vini neri e si differenziano fra loro per il gusto, la struttura e le note aromatiche. La loro specifica unicità, inoltre, è determinata da tre fattori principali: la varietà dei vitigni, le tecniche di vinificazione utilizzate e la percentuale di zuccheri contenuti negli acini.
I vini bianchi più leggeri, poco concentrati e caratterizzati da una buona acidità e da profumi floreali, sono freschi, equilibrati e morbidi al palato. I vini bianchi strutturati, più acidi, sono invece dotati di un gusto rotondo e sofisticato, dovuto alla maggiore durata dei tempi di affinamento. I vini bianchi prodotti a partire da uve molto aromatiche, infine, hanno un sapore molto autentico e persistente.

Mito numero tre: il vino è stato donato dal dio Bacco agli uomini. Sbagliato. Data l'assenza di prove certe in merito a questa teoria, è bene attenersi alle testimonianze archeologiche: la vite risulta infatti una pianta autoctona del bacino mediterraneo, apprezzata fin dalla preistoria. Le prime tracce legate alla sua coltivazione sono state infatti rinvenute in Mesopotamia e risalgono al 7.000 a.C.

Cosa rende un vino bianco adatto per l'estate

Il motivo che rende il vino bianco più adatto per il consumo in estate deriva da una sua specifica caratteristica: l'acidità.  I vini bianchi, infatti, sono connotati da un'acidità generalmente più marcata rispetto a quella dei vini neri e da note fruttate che si valorizzano soprattutto quando vengono serviti a basse temperature.

Le tipologie di vini bianchi ideali per l'estate

Dopo questa breve dissertazione sulle caratteristiche del vino bianco, per diventare un provetto sommelier è necessario conoscere quali sono i migliori vini bianchi da consumare in estate:

Lo Chardonnay, un vitigno coltivato in tutto il mondo, possiede un sapore di frutta a polpa bianca, come la mela e la pera, arricchita da note di burro e di vaniglia. Originario della Francia, è caratterizzato da un colore giallo paglierino o dorato, da un complesso profumo floreale e da un sapore morbido ed equilibrato.

Il Vermentino, un vino fruttato molto elegante, corposo e agrumato.

La Falanghina, originaria della Campania, un vino dal colore giallo paglierino, un profumo delicato, con note speziate di vaniglia e cannella, e un sapore fresco e armonico.

Il Sauvignon Blanc, caratterizzato da una buona acidità e da un sapore che ricorda quello della mela verde, del lime, del kiwi e dell’erba tagliata. Originario della Francia, ha un colore verde-giallo, un profumo intenso e un sapore fresco, asciutto e persistente.

Il Riesling, un vitigno che produce uve dall’elevata acidità e contiene aromi di mela verde, pesca e miele.

Il Pinot Grigio, un vino con distintivi sapori di pera, mela, fiori e spezie. Originario della Borgogna, possiede un caratteristico colore paglierino.

Il Verdicchio, piuttosto acido e contraddistinto da note di mela verde, pera e mandorla.

Il Trebbiano, il vitigno bianco più coltivato in Italia e caratterizzato da un’alta acidità e da un tipico sapore fresco di frutta e di fiori.

Il Moscato, infine, decisamente dolce, caratterizzato da inconfondibili aromi di pesca, albicocca e fiori d’arancio, e, per il suo sapore e la sua frizzantezza, tradizionalmente legato al momento del dessert.

Come abbinare i diversi vini bianchi con i piatti estivi

Abbinare il giusto vino ai piatti estivi può davvero fare la differenza e determinare il pieno successo della serata o, al contrario, il suo totale fallimento.
Data la grande varietà di etichette di vini bianchi estivi, però, anche in questo caso non è semplice individuare i giusti abbinamenti da proporre agli ospiti. In generale, infatti:

Il Sauvignon Blanc o lo Chardonnay hanno meno zucchero rispetto ai vini dolci o semi-dolci: questa caratteristica li rende molto versatili e pertanto perfetti da abbinare con piatti diversi, come quelli a base di pesce e di frutti di mare ma anche con minestre, brodi e insalate di verdure verdi.

Il Trebbiano, molto leggero, è adatto ad accompagnare insalate, pollo, pesce e crostacei.

Il Verdicchio si abbina al pesce e ai frutti di mare, ai risotti e ai piatti a base di verdure.

Il Vermentino è un vino fruttato agrumato, ottimo se abbinato alla pasta, alle portate di pesce e ai piatti vegetariani.

Il Pinot Grigio è perfetto per preparare i cocktails oppure per essere abbinato a piatti a base di frutti di mare, ai risotti, alla pasta, alle uova e alle carni bianche.

La Falanghina si sposa invece bene con piatti di pesce, crostacei, molluschi, verdure e formaggi freschi.

Il Riesling si abbina perfettamente con la cucina asiatica, con il salmone o con portate a base di molluschi, crostacei e formaggi di capra.

Il Moscato, infine, è per definizione il vino frizzante di accompagnamento ai dessert più grassi o ai dolci a base di frutta. Tuttavia, può anche essere abbinato a formaggi erborinati o a piatti piccanti.

Come scegliere il vino bianco perfetto per una cena estiva

La scelta del perfetto vino bianco per l'estate non dipende, come si può immaginare, esclusivamente dal proprio gusto, ma anche da tutta una serie di altri importanti fattori.

Prima di tutto, infatti, è bene valutare il tipo di cena a cui la bottiglia di vino bianco si deve accompagnare: durante una cena romantica, infatti, se si vuole rendere l'atmosfera più rilassata, un vino leggero come il Sauvignon Blanc può rivelarsi la scelta giusta.

Nelle cene conviviali con gli amici o nelle feste di compleanno all'aperto, invece, è bene optare per un vino bianco frizzante come il Moscato, che, servito fresco, è perfetto per rendere la serata divertente.

Durante un aperitivo in giardino, a bordo piscina o in spiaggia, servire un Pinot Grigio è la soluzione più adatta a rendere il clima accogliente e spensierato.
Infine, durante le cene informali di lavoro, in cui non si vuole rinunciare al gusto e alla freschezza, meglio sorseggiare vini leggeri e facili da bere come il Vermentino.

Come servire e conservare il vino durante l'estate

Conservare e servire il vino con i dovuti accorgimenti è, infine, l'ultimo importante insegnamento che questa breve guida vuole trasmettere. Anche la bottiglia di vino più ricercata, infatti, se portata in tavola alla temperatura sbagliata, o dopo essere stata mal conservata, si rivelerà molto deludente all'assaggio.

I vini bianchi, infatti, vanno sempre conservati in posizione orizzontale, in un luogo ben riparato dalla luce e caratterizzato da una temperatura costante, compresa fra i 10° e i 12°C e da una percentuale di umidità di circa il 70 - 80%. Il luogo della casa più indicato per riporre le bottiglie di vino è, pertanto, la cantina, oppure, in alternativa, una cantinetta frigo, capace di proteggere il prezioso nettare dagli sbalzi termici, dalla luce e dalle vibrazioni.

Se però non si possiede né una cantina né tantomeno una cantinetta frigo, non tutto è perduto! Dopo aver acquistato il vino bianco da servire agli ospiti, bisogna riporre la bottiglia all'interno del frigorifero della cucina almeno due ore prima di servirlo, trasferendolo poi nel cestello del ghiaccio.

Il vino bianco, infatti, va sempre portato in tavola a una temperatura compresa tra gli 8° e i 12°C, l'intervallo ideale per non alterarne il sapore.

Conclusione

Il mondo dei vini bianchi, molto complesso e variegato, va approcciato solo dopo aver imparato alcune nozioni fondamentali. Scegliere il giusto vino da servire nelle cene estive non renderà solo certo il figurone con gli amici, ma permetterà anche di valorizzare la propria cucina.

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Con l'aiuto di Vino45, non ci sono più scuse per non diventare un provetto sommelier!

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