Vini da dessert: dolcezza da scoprire
Versatili e raffinati i vini da dessert completano il pasto con un tocco finale ideale per chi vuole assicurarsi un'esperienza gustativa unica. Nel variegato mondo del vino però questi tipi di vini rappresentano una categoria particolare che merita attenzione, essi sono intensi e permettono di valorizzare il gusto e il sapore delle pietanze preparate dai pasticcieri. Quali sono le tipologie principali di vini da dessert e quali idee proporre a tavola?
Tipologie di Vini da Dessert
Un vino da dessert ha specifiche peculiarità e scegliere la soluzione ideale per il proprio piatto può fare la differenza. Il Moscato, ad esempio, è celebre per il profumo floreale, mentre il Passito garantisce una concentrazione zuccherina e aromatica invidiabile.
Nello specifico, il Moscato è un vino aromatico dolce, in molti casi frizzante, che si ottiene dalle omonime uve Moscato. Il suo profilo aromatico richiama il fiore d'arancio, il miele e la pesca, che abbracciano caratteristiche come la leggerezza e la bassa gradazione alcolica.
Il Passito invece, è un vino prodotto con uve appassite, questo particolare metodo di produzione consente di donare al vino una ricchezza dei sapori unica, con leggere note di frutta secca, caramello, spezie e miele.
Un'altra tipologia di vini da dessert è il Sauternes, vino dolce francese prodotto nella cittadina di Bordeaux che si ottiene da uve affette da botritis cinerea, più comunemente conosciuta come muffa mobile. Questo processo conferisce al vino un sapore di albicocca, miele, zafferano e spezie dolci. Ottima soluzione per i formaggi erborinati e i dessert dove la frutta è la vera protagonista.
Tipologia altrettanto importante per i dessert è il Porto, vino fortificato portoghese disponibile in tante varianti: Vintage, Tawny e Ruby. Ognuna di esse ha specifiche uniche, ad esempio, il Porto Ruby è fruttato e robusto, mentre il Porto Tawny presenta note di noci, spezie e caramello.
Molto interessante anche la tipologia Sherry, proveniente dalla regione di Jerez, che ha un sapore denso con sapori di uvetta ideali per accompagnare i dessert al cioccolato. Ice Wine invece è una tipologia di vino prodotta con uve raccolte e pressate mentre sono ancora congelate. Il risultato è un prodotto dolce e ben bilanciato, con sapori tropicali, agrumi e miele.
Da non dimenticare nemmeno la tipologia Tokaji, vino dolce ungherese con un'ottima complessità aromatica, che offre note di miele, albicocca e agrumi.
Processo di produzione
I vini da dessert, data la loro capacità di accompagnare la fine del pasto, offrono qualcosa di diverso dai vini usualmente consumati durante pranzo e cena. Si possono, infatti, produrre tali vini con processi completamente differenti che influenzano le loro caratteristiche organolettiche.
Il processo più conosciuto è l'appassimento delle uve, metodo utilizzato per ottimizzare la concentrazione degli zuccheri e degli aromi delle uve. Poco dopo la vendemmia, queste uve vengono lasciate appassire in locali ventilati, con un processo che può durare anche diverse settimane. L'appassimento riduce l'acqua nelle uve incrementandone la concentrazione degli zuccheri, garantendo sapori complessi e intensi. Una curiosità a riguardo è l'appassimento direttamente sulla pianta.
Un altro processo di produzione è denominato Botritis Cinerea, o muffa mobile, che in specifiche condizioni climatiche consente alla muffa di attaccarsi all'uva senza però danneggiarla. Anche in questo caso si favorisce la concentrazione di zuccheri, anche se la comparsa di tale agente esterno non avviene tutti gli anni, rendendo di fatto il vino molto più prezioso.
La vendemmia tardiva è un ulteriore processo di produzione che consiste nel raccogliere l'uva molto oltre il suo stato di maturazione, ciò consente di sviluppare un sapore particolarmente forte. Nello specifico, questi vini presentano una forte presenza di aromi, come il celebre Gewürztraminer. In alcuni casi la vendemmia tardiva viene a incrociarsi con la muffa mobile, donando ulteriore complessità al prodotto.
Tra i vini da dessert viene anche utilizzato il metodo Solera per la produzione della specialità Sherry, esso consiste nell'invecchiamento e nella miscelazione periodica in cui i vini di differenti annate vengono miscelati in più botti. In questo modo si può ottenere un vino fortificato ideale da abbinare ai dolci.
Caratteristiche organolettiche
Le diverse tipologie di vini da dessert consentono di ottenere più abbinamenti, in molti casi legati alle caratteristiche organolettiche che si desiderano ottenere. Si possono dividere principalmente quattro categorie: colore, aroma, gusto e consistenza.
Colore
Per dei vini giovani e freschi il Moscato e alcuni Passiti sono la soluzione ideale, dato che tendono a mostrare colori con riflessi dorati, come il giallo paglierino. Mentre per vini botritizzati, ad esempio il Sauternes, si vira verso un colore ambra.
I vini fortificati, come il Porto e lo Sherry, mostrano tonalità che tendono al rosso rubino e al mogano scuro, mentre la specialità Tawny varia verso l'ambra. I vini da vendemmia tardiva presentano più colori, che vanno dal giallo dorato a quello ambrato a seconda dell'età e soprattutto della concentrazione di zuccheri.
Aroma
Durante la degustazione dei vini dolci una delle parole più usate è aroma, tale termine legato al dessert può significare tutto e niente. I vini per i dolci offrono un'ampia varietà di aromi, che possono essere intensi o complessi.
Gli aromi con note floreali e fruttate sono tipici del Moscato, mentre gli aromi di frutta secca e spezie vengono valorizzati dal Passito e dal Sauternes. Chi si affida al Porto e allo Sherry può valorizzare i profumi di frutta matura e delle spezie.
Gusto
Identificate la tipologia di vini da dessert da scegliere e definito l'aroma che si preferisce, è altrettanto rilevante il gusto che si può ottenere dal vino.
Il Moscato offre una dolcezza naturale, con effetto rinfrescante, mentre il Passito e i vini botritizzati sono l'ideale per un gusto ricco e viscoso. Il Porto e lo Sherry hanno un gusto intenso e robusto con una dolcezza avvolgente.
Consistenza
Caratteristica organolettica da non sottovalutare è la consistenza dei vini da dessert, questa varia a seconda dell'invecchiamento del prodotto e del metodo utilizzato per la produzione.
Il Moscato ha una consistenza leggera e frizzante, mentre il Passito e i vini botritizzati sono più oleosi e densi risultando ricchi e viscosi. Il Porto invece abbraccia un gusto corposo e strutturato, con una consistenza vellutata e piena.
Le caratteristiche organolettiche identificano aroma, gusto, consistenza e colore, ma come riconoscere un vino da dessert al primo sorso? Affinché si possa comprendere quale sia il tipo di vino, è indispensabile valutare più di un aspetto: equilibrio, complessità, persistenza, integrità e struttura.
Un vino da dessert deve essere equilibrato, con dolce e acido che non risultano mai invadenti. Così come la complessità aromatica che offre strati di sapori e profumi diversi. La persistenza è invece un indicatore chiave che identifica la durata del sapore una volta sorseggiato il vino. L'integrità richiama l'assenza di difetti nel vino, con aromi definiti e facilmente riconoscibili. Per quanto concerne la struttura, o consistenza, deve essere armoniosa, sia essa leggera o viscosa.
Abbinamenti gastronomici
Scegliere il vino da dessert per pranzo e cena non è facile, ma ci sono alcuni abbinamenti che riscontrano sempre un grande successo.
Tra gli abbinamenti classici c'è il Moscato con dolci leggeri. Ad esempio, una crostata di frutta fresca con Moscato d’Asti. Il Passito invece si lega molto meglio ai formaggi erborinati, come il Gorgonzola piccante; mentre il Porto Tawny è la scelta migliore per il cioccolato fondente.
Se si desidera un abbinamento innovativo, si può far affidamento a un vino Tokaji con Baklava, come un Recioto della Valpolicella e dolci speziati. Questo vino consente di sfruttare al meglio sapori di frutta tropicale, ottimi da affiancare a dessert a base di cocco, ananas oppure mango.
Consigli generali per gli abbinamenti
Più che gli abbinamenti in sé è importante comprendere quelli che sono gli errori da evitare quando si sceglie il vino per il dessert. Tra i consigli per i vini da dessert non può mancare l'attenzione per l'intensità del prodotto scelto. Infatti, è necessario evitare che uno sovrasti l'altro; è consigliabile abbinare dessert ricchi e strutturati con vini dolci altrettanto intensi, così come il contrasto deve essere sempre bilanciato per rendere l'abbinamento armonioso.
Consigli per la degustazione
Per la degustazione invece è essenziale controllare la temperatura di servizio. Il Moscato prodotto con vendemmia tardiva, ad esempio, va servito leggermente fresco, tra gli 8-10°C, mentre il Passito e il Sauternes si spezzano meglio con temperature più basse, intorno a 6-8°C. Porto e Sherry risultano invece l'ideale a temperatura ambiente, intorno a 16-18°C danno il meglio di sé.
Altrettanto rilevante è il tipo di bicchiere, Porto e Sherry necessitano di un bicchiere ampio, mentre il vino bianco e dolce di una coppa più piccola.
Vino e dolci non sono semplici da conservare, soprattutto in estate, si consiglia di tenere le bottiglie di vino in posizione orizzontale in un luogo buio e fresco tra i 12-15°C, evitando gli sbalzi di temperatura eccessivi.
Per quanto concerne le modalità di degustazione, il processo è molto semplice, si passa dall'osservazione visiva, per passare poi all'esame olfattivo e alla degustazione vera e propria. Anche il retrogusto è importante, bisogna gustare il vino e notare se vi è o meno la persistenza degli aromi.
Conclusione
Esplorare i vini da dessert è molto più facile di quanto si possa pensare, ma bisogna scegliere il prodotto giusto per il tipo di dolce che si intende servire.
La varietà dei vini non è trascurabile così come il processo di produzione. Le pratiche centenarie sono ormai una forma d'arte enologica, dove aziende come Vino45 cercano di offrire ai propri clienti una vasta gamma di prodotti di qualità. Si può optare per Moscato, Passito, Porto e tanto altro, in base alle proprie esigenze.