Storia e Origine del Pinot Nero
Breve storia sull'origine del Pinot Nero, con focus su peculiarità che lo rendono unico. Caratteristiche del vitigno: clima e terreno ideali, aree di produzione celebri.
Origini del Pinot Nero
Pinot Nero e Borgogna, questo il legame storico che è bene ricordare.
E' proprio nella Borgogna che il vitigno ha origine, già in epoca gallo-romana, a partire da un ceppo di viti selvatiche che popolavano i boschi della regione. Da un punto di visto storiografico, la prima menzione di questo vitigno è rintracciabile in un documento del III-IV secolo in cui gli abitanti di Autun ringraziano l’imperatore Costantino. Nel documento si cita un vitigno di grande qualità presente nel pagus Arebrignus, l’odierna Côte de Nuits. Nel Medioevo, come per tanti altri vitigni, i monaci benedettini saranno gli artefici del perfezionamento della viticoltura del Pinot. Tuttavia è solo nel XIV secolo, in alcuni documenti borgognoni, che compare il termine Pinot nella versione arcaica di Pinoz o Pynos.
Peculiarità del Pinot Nero
#1: Da dove deriva il nome?
Il vitigno Pinot deve il suo nome alla somiglianza che il grappolo ha con il frutto del Pino: il grappolo di Pinot è infatti piccolo e compatto, simile a una pigna.
#2: Perché è così famoso?
l Pinot Nero è considerato tra i vini più eleganti e raffinati per i suoi profumi seducenti, il colore tenue ed i tannini setosi.
#3: Ma è solo un rosso?
No, Il Pinot Nero può essere vinificato in bianco e costituisce la base ideale per la produzione di vini spumanti metodo classico. Colore etereo, eleganza e buona acidità conferiscono corpo, complessità e longevità agli Champagne e ai più noti metodo classico italiani (Oltrepò Pavese, Franciacorta, Trento DOC, Alta Langa, ecc). Da anche vita a profumati, freschi e delicati spumanti rosati grazie al breve contatto del mosto con le bucce di questo vitigno.
Zone di produzione: ecco perché "Pinot Nero dal mondo"
Il Pinot Nero, grazie alla sua natura complessa, viene prodotto in varie zone del mondo che possono essere così riassunte:
1. Francia (Burgundy, Côte-d’Or, Champagne) - La terra d’elezione del Pinot Nero è senza dubbio la Borgogna, in particolare la Côte d’Or, dove vengono prodotti i migliori Pinot Nero al mondo, e la Champagne, dove viene solitamente spumantizzato in bianco.
2. Italia (Sud Tirolo/Aldo Adige, Oltrepò Pavese, Franciacorta, Piemonte) - Una delle zone più vocate è senza dubbio l’Alto Adige, nell’altopiano di Mazzon, territorio privilegiato grazie alla buona esposizione, ai terreni alluvionali calcareo-argilloso e alle brezze provenienti dal Lago di Garda. In Lombardia nelle colline dell’Oltrepò Pavese ed in Franciacorta soprattutto per la produzione di spumanti metodo classico. Buone produzioni anche in Veneto nel Breganze e a ridosso del Lago di Garda e in Toscana, dove il clima verso gli appennini si fa più continentale, come nel Mugello e nel Casentino. Molto interessanti ed eleganti i vini ottenuti in Sicilia, sulle pendici dell’Etna, dove le elevate altitudini permettono di compensare con le latitudini siciliane, troppo calde per questo vitigno.
3. Europa continentale (Germania, Svizzera, Austria, Romania) - I climi freschi continentali garantiscono un’ottima evoluzione del profumi.
4. Stati Uniti (Oregon, California) e Canada - In particolare l'Oregon è una delle zone, fuori dal natio territorio francese, più vocate in assoluto per coltivare questo vitigno difficile ed esigente. Il clima fresco e temperato e i suoli vocati, permettono di portare a maturazione grappoli sani e aromaticamente ricchi.
5. Zone australi (Nuova Zelanda, Australia e Sud Africa) - Soprattutto in Nuova Zelanda, grazie alla presenza delle due isole principali con grandi differenze climatiche, dove il clima è più freddo a sud, trovandoci nell’emisfero australe, nel più fresco e perturbato Central Otago e Marborough sono allevate, con risultati straordinari, le vigne più a sud del mondo.
6. Sud America (Argentina, Cile) - Particolare menzione per l'Argentina, dove i terreni sono molto più antichi di quelli del Vecchio Continente; di natura molto composita, risalgono all’epoca precambriana, almeno 900 milioni, un miliardo di anni fa. Il Pinot Nero prodotto nella zona della Patagonia stupisce per il perfetto equilibrio fra leggerezza e profondità, finezza e succosità sostenuto da tannini ben presenti e da una piacevole nota minerale.
Etichette per grandi occasioni
Morey-Saint-Denis 1er Cru 'Clos Sorbe' 2017 (750 ml.) - Francois Legros
Degustazione
Note di degustazione
Il Pinot Nero rappresenta l'aroma "fruttato" per eccellenza. Lampone, ciliegia, more, fragoline di bosco e ribes si sprigionano nel bicchiere e sono percepibili anche al naso meno esperto. Leggermente tannico, ma armonico e persistente. Il livello di mineralità è fortemente legato al tipo di terreno e alla altitudine di coltivazione delle viti. maggiore l'altitudine, maggiore la freschezza, minerali e sapidità del vino.
Abbinamenti consigliati
I Pinot nero sono vini che nelle loro migliori espressioni possono comunque essere degustati da soli, durante una conversazione o in meditazione. L’abbinamento del Pinot nero è in linea con quello dei grandi rossi, tenendo però conto delle particolarità di questi vini: relativamente bassa tannicità e relativamente alta acidità, accompagnati da un calore alcolico generalmente elevato. Prediligeremo quindi primi piatti con sughi di carne, funghi o selvaggina, portate di carni rosse o selvaggina elaborate ma non eccessivamente succulente, in salmì, al forno o in casseruola.
Sughi di carne
Carni rosse
Funghi
Selvaggina
Esperienza di degustazione
Suggerimenti per l'esperienza: come gustarlo al meglio, temperature ideali, decantazione.
Consiglio #1: Ossigenazione
Il Pinot nero è un vino di struttura ed importanza. Come tale, la bottiglia va aperta qualche ora prima della degustazione ed il vino va eventualmente decantato, se richiesto dalla sua età e dalla conservazione.
Consiglio #2: Calice
Va degustato in bicchieri grandi, a luce ampia per permettere la diffusione dei profumi.
Consiglio #3: Temperatura
La temperatura di degustazione è compresa tra i 18 ed i 20°C.
Consiglio #4: Cosa aspettarsi
Il vino si presenterà con un bel colore rosso vivace e le sensazioni che vi trasmetterà sono fruttate, floreali e speziate, complesse ed intense. Il corpo sarà importante ed i tannini ben presenti ma non invasivi. Perdetevi nella sua eleganza.