Venduto con il nome di 'Château Margaux 2nd wine', prese il nome definitivo di Pavillon Rouge du Château Margaux nel 1908. Dopo un'eclissi tra gli anni '30 e la metà degli anni '70, la produzione riprese non appena arrivò André Mentzelopoulos nel 1977. La qualità del Pavillon Rouge si è avvicinata molto a quella del primo vino perché le trame che lo compongono hanno partecipato, non molto tempo fa, all'assemblaggio di Château Margaux. Gli aromi sono vicini e l'equilibrio in bocca nasce dallo stesso sottile equilibrio di potenza e dolcezza. Di solito è pronto da bere un po 'prima pur avendo un ottimo potenziale di invecchiamento ben oltre i 30 o 40 anni.
- Categoria del Prodotto
- Vino Rosso
- Denominazione
- Margaux AOC
- Vitigno / Materia prima
- cabernet sauvignon
- Varietà / Assemblaggio
- cabernet sauvignon 69%, merlot 19%, petit verdot 9%, cabernet franc 3%
- Annata - Cuvée
- 2018
- Formato
- 750 ml.
- Nazione
- Francia
- Regione
- FR - Bordeaux - Pauillac
- Gradazione Alcolica
- 13.5% vol.
- Temperatura di Servizio
- 16° – 18° C.
- Bicchiere Consigliato
- Calice a tulipano molto ampio
- Caratteristiche Speciali
- Edizione Limitata
- Abbinamenti Gastronomici
- Primi di Terra, Formaggi Stagionati, Cacciagione, Carni Rosse, Carni Bianche
- Allergeni
- Contiene solfiti (per solfiti si intende l'anidride solforosa che viene aggiunta al vino, per preservarlo, grazie alla sua azione disinfettante, antiossidante e stabilizzante)
Château Margaux esiste almeno dal XII secolo, ma è nella seconda metà del 1500 che è divenuto noto per la produzione di vino grazie a Pierre de Lestonnac il quale, dopo aver acquistato la tenuta, decise di implementare la coltivazione della vite. All’inizio del XVIII secolo, l’azienda contava già circa 265 ettari, di cui un terzo dedicato alla viticoltura, estensione che all’incirca corrisponde a quella attuale. Di gestione in gestione, è nel 1810 che il Marchese di Colonilla Bertrand Duat ordinò la costruzione del castello dalle fattezze neo-palladiane, che ancora oggi si può ammirare, ma è soprattutto nel 1977 che l’arrivo del magante greco André Mentzelopoulos apportò ingenti investimenti, chiamando in causa figure professionali di spicco come l’enologo Emile Peynaud. In seguito, l’azienda fu diretta da varie società miste - come non ricordare gli Agnelli nel controllo della maggioranza azionaria - per poi essere oggi di nuovo interamente nelle mani della famiglia Mentzelopoulos, con Corinne che ha sostituito il padre André deceduto nel 1980. Con una produzione annuale che si attesta sulle 150mila bottiglie di Château Margaux, cui si affiancano le 200mila di Pavillon Rouge du Château Margaux e le circa 35mila di Pavillon Blanc du Château Margaux, ogni volta che si ha l’occasione di stappare una bottiglia di Château Margaux è un evento a dir poco eccezionale e indimenticabile, che non capita di certo frequentemente.
Indirizzo:
33460 Margaux-Cantenac, Bordeaux, Francia
Colore: rosso rubino
Bouquet: frutta scura surmatura, note erbacee, sfumature speziate e ricordi di tartufo, resina, grafite e cacao amaro
Gusto: pieno e setoso, rotondo e consistente, di ottima lunghezza.
- James Suckling 95/100
- Antonio Galloni 94/100
- Robert parker 93/100
- Wine Spectator 93/100
- Jancis Robinson 17/20