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Il Barolo 'Bussia' linea Cru, dedicata ai grandi classici, di Prunotto proviene dal rinomato vigneto Bussia nel Comune di Monforte. Barolo eccellente, simbolo della sua cantina e di uno dei più importanti vigneti della zona, emblema della denominazione. Elegante, deciso, lunghissimo, saprà appassionare negli anni. Un rosso di statura mondiale.
- Categoria del Prodotto
- Vino Rosso
- Denominazione
- Barolo DOCG
- Vitigno / Materia prima
- nebbiolo
- Annata o Cuvée
- 2017
- Formato
- 750 ml.
- Nazione
- Italia
- Regione
- IT - Piemonte
- Comune di Produzione
- Monforte
- Gradazione Alcolica
- 14% vol.
- Temperatura di Servizio
- 18° - 20° C.
- Bicchiere Consigliato
- Calice ampio a stelo lungo
- Caratteristiche Speciali
- Annate Storiche
- Abbinamenti Gastronomici
- Carni Arrosto, Carni in Umido, Formaggi Stagionati, Cacciagione, Carni Rosse
- Allergeni
- Contiene solfiti (per solfiti si intende l'anidride solforosa che viene aggiunta al vino, per preservarlo, grazie alla sua azione disinfettante, antiossidante e stabilizzante)
Nel cuore delle Langhe piemontesi, un territorio dove le colline danzano con le nebbie mattutine, sorge Prunotto, una cantina che da decenni incarna l'essenza stessa della viticoltura langarola. La sua storia è un intreccio di tradizione e innovazione, iniziata nei primi anni del Novecento e oggi portata avanti con passione e competenza dalla prestigiosa famiglia Antinori. Prunotto è un simbolo di eccellenza enologica che ha saputo mantenere intatto il legame con il territorio, valorizzando le DOCG più rinomate della zona: Barolo e Barbaresco.
Le vigne di Prunotto si nutrono delle terre argillose e calcaree tipiche delle Langhe, dove uve come Nebbiolo, Barbera e Dolcetto trovano il loro habitat ideale. È qui che nascono vini di straordinaria eleganza e profondità, capaci di raccontare storie di suoli antichi e mani sapienti. La filosofia produttiva di Prunotto si fonda sul rispetto della tradizione, con un occhio sempre aperto all'innovazione e alla sostenibilità, per offrire vini che sappiano essere al contempo autentici e moderni.
Tra le etichette che meglio rappresentano l'anima di Prunotto spicca il Barolo Bussia, un vino che incarna la potenza e la raffinatezza del Nebbiolo. Questo vino, con le sue note di frutti rossi maturi, spezie e fiori secchi, è un viaggio sensoriale che accompagna il degustatore tra le colline langarole, con una struttura tannica che promette longevità e fascino nel tempo.
Invito a scoprire su Vino45 le etichette di Prunotto, per vivere un'esperienza enologica che unisce storia, territorio e passione in ogni calice. Un'opportunità per immergersi nei sapori autentici del Piemonte e lasciarsi conquistare dalla sua eleganza senza tempo.
Colore: rosso granato intenso con riflessi rubini.
Bouquet: di drupacee molto mature ben fuso con note floreali e speziate.
Gusto: intenso con tannini dolci ed avvolgenti con un lungo retrogusto.
- Wine Enthusiast 95/100
- James Suckling 94/100
- Antonio Galloni 93/100
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Recensioni
IL VINO
Il Barolo 'Bussia' linea Cru, dedicata ai grandi classici, di Prunotto proviene dal rinomato vigneto Bussia nel Comune di Monforte. Barolo eccellente, simbolo della sua cantina e di uno dei più importanti vigneti della zona, emblema della denominazione. Elegante, deciso, lunghissimo, saprà appassionare negli anni. Un rosso di statura mondiale.
IL VIGNETO
Il vigneto "Bussia", è uno dei più rinomati della zona del Barolo, si estende per 7,35 ha e si trova disposto ad anfiteatro, con esposizione a sud-est / sud-ovest. All'interno, si trova un piccolo cru di notevole pregio: Bussia Vigna Colonnello. Dal vigneto Bussia ha origine un Barolo rosso rubino di grande carattere, che esprime tutte le peculiarità di questo territorio, dai profumi intensi e persistenti.
L'AZIENDA
Erano gli inizi del XX secolo, il 1904 per la precisione, quando a Serralunga d’Alba venne fondata la cantina sociale “Ai Vini delle Langhe” la quale, però, dopo poco meno di vent’anni iniziò ad avere seri problemi di bilancio e fu messa in liquidazione. Nel 1922, Alfredo Prunotto scelse di rilevare la società, dandole nel contempo il proprio nome. Da allora, annata dopo annata, il successo è stato ininterrotto, e la cantina Prunotto ha iniziato a esportare vini in tutto il mondo. Nel 1954, lo stesso Alfredo Prunotto decise di cedere l’azienda all’amico enotecnico Beppe Colla, che a sua volta, quarant’anni più tardi, nel 1994, scelse di vendere la cantina alla famiglia dei Marchesi Antinori. Attualmente, la tenuta Prunotto si estende su una superficie totale circa cinquanta ettari vitati, ripartiti tra alcune delle migliori zone vinicole piemontesi, come Bussia, Bric Turot e Costamiole. Tra i filari, le viti sono curate con rigore e costanza, allevate come fossero dei figli, e coltivate nel pieno rispetto di ambiente, natura ed ecosistema. In cantina, pur potendo contare sulle più moderne tecnologie enologiche, l’obiettivo principale rimane sempre quello di valorizzare ed esaltare ciò che la stagione e il territorio sono stati in grado di esprimere nel frutto. È in questa maniera che l’impresa vitivinicola Prunotto arriva a proporre un’importante gamma di etichette, suddivise tra la linea classica e la linea delle selezioni, quest’ultima creata per esaltare i singoli cru. Dal Barolo al Barbaresco, passando per il Grignolino, per il Roero e per il Moscato d’Asti, si arriva alla Barbera e al Dolcetto: è così che, contraddistinti da uno dei nomi piemontesi più pregiati e rinomati enologicamente parlando, i vini Prunotto ormai da anni si fanno celebri interpreti di alcune delle denominazioni più prestigiose di tutto il Piemonte e non solo, dimostrandosi profondamente eleganti e oltremodo raffinati.In questo frangente il giovane Alfredo Prunotto conosce e sposa Luigina, con la quale decide di rilevare la Cantina Sociale "Ai Vini delle Langhe", dandole il proprio nome. La Cantina, grazie alla passione dei due sposi, diviene ben presto famosa ed inizia a esportare i vini in tutto il mondo: prima in America del Sud e in seguito negli Stati Uniti, i cui mercati si aprono in quegli anni. La Prunotto è una delle poche aziende a credere in quella prospettiva economica. Nel 1956, Alfredo Prunotto decide di ritirarsi dagli affari, cedendo l'azienda al suo amico enotecnico Beppe Colla, affiancato da Carlo Filiberti e in un secondo tempo dal fratello Tino Colla. La cantina Prunotto, nel 1961, inizia a individuare zone tipiche di produzione particolarmente pregiate per la vinificazione separata dei cru, come il Barolo Bussia e la Barbera d'Alba Pian Romualdo. Nel 1972, Ugo della Piana architetto di origine langarole, progetta la nuova cantina, che sarà costruita vicino ad Alba dove tutt'oggi è la sede dell'azienda. Nel 1989, la famiglia dei Marchesi Antinori inizia la sua collaborazione con l'azienda Prunotto, occupandosi dapprima della distribuzione e poi, nel 1994, con il ritiro dei fratelli Colla, anche direttamente della produzione, mantenendo l'eccellente livello qualitativo fortemente voluto da Alfredo Prunotto. Uno degli obiettivi più importanti che si prefigge la famiglia Antinori, in accordo con i Colla, è quello di produrre da vigneti di proprietà ed avere un controllo più attento del prodotto fin dalla nascita. Tale progetto si concretizza nel 1990, quando Albiera Antinori, la primogenita del Marchese Piero Antinori, delinea ulteriormente la personalità della casa vinicola, dedicando particolare attenzione alle acquisizioni dei vigneti, primi tra i quali: il vigneto Costamiole, ad Agliano, per la produzione di Barbera d'Asti, il vigneto nel cru Bussia, uno dei più rinomati della zona del Barolo e terreni a Calliano per lo studio e l'analisi di nuovi vitigni quali Albarossa e Syrah. Nel 1996 vengono acquisiti anche il vigneto di 5 ettari nella zona di Barbaresco, dal nome "Bric Turot" e uno di 5 ettari nella zona di Treiso per la produzione del Moscato.