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Il Barolo Riserva di Borgogno può essere considerato la quintessenza del tradizionale Barolo. Stile classico e naturale, composto da tre diversi cru: Liste, Cannubi e Fossati. L’annata 2014 è stata una delle più sfidanti degli ultimi anni, grazie ad un positivo finale di stagione, il risultato è un vino bilanciato e completo, un grande Barolo pronto a sfidare l’annata.
- Categoria del Prodotto
- Vino Rosso
- Denominazione
- Barolo DOCG
- Vitigno / Materia prima
- nebbiolo
- Varietà / Assemblaggio
- Vigneti Cannubi, Liste, Fossati
- Classe di Invecchiamento
- Riserva
- Annata o Cuvée
- 2012, 2014
- Formato
- 750 ml.
- Nazione
- Italia
- Regione
- IT - Piemonte
- Comune di Produzione
- Barolo
- Gradazione Alcolica
- 13.5% vol.
- Temperatura di Servizio
- 16° – 18° C.
- Bicchiere Consigliato
- Calice ampio a stelo lungo
- Confezione
- Astuccio Originale
- Abbinamenti Gastronomici
- Grandi Occasioni, Carni in Umido, Formaggi Stagionati, Carni Rosse, Cacciagione, A Tutto Pasto, Dopo Cena - Meditazione
- Allergeni
- Contiene solfiti (per solfiti si intende l'anidride solforosa che viene aggiunta al vino, per preservarlo, grazie alla sua azione disinfettante, antiossidante e stabilizzante)
Nel suggestivo scenario delle colline piemontesi, dove la nebbia accarezza le vigne e il sole dipinge panorami da sogno, la cantina Borgogno si erge con la maestosità di una storia che affonda le sue radici nel lontano 1761. Emblema di tradizione e autenticità, Borgogno è una delle cantine più antiche del Piemonte, e il suo nome è sinonimo di Barolo classico, profondo e austero, che racchiude in sé l'anima di un territorio unico.
Situata nel cuore della regione, Borgogno ha saputo interpretare con maestria le sfumature del Nebbiolo, vitigno nobile e capriccioso, coltivato con amore e dedizione. Non meno importante è la Barbera, che qui trova espressioni di carattere e finezza. Le vigne si distendono su terreni vocati, dove la composizione del suolo e il microclima creano le condizioni ideali per produrre vini di grande struttura e longevità.
La produzione di Borgogno è il frutto di una filosofia che abbraccia la tradizione con rispetto e passione, mantenendo intatte le pratiche enologiche di un tempo. Il Barolo Classico, principale etichetta della cantina, è un vino che incanta per la sua complessità aromatica e per la capacità di evolvere con nobiltà nel tempo, regalando a chi lo assapora un viaggio sensoriale che attraversa i secoli.
Lasciati sedurre dalla storia e dall'eccellenza dei vini Borgogno, disponibili su Vino45, e scopri il fascino ineguagliabile del Barolo, un simbolo di prestigio e tradizione che continua a incantare generazioni di appassionati.
Colore: rosso rubino piuttosto intenso.
Bouquet: persistente, con sentori di ciliegia, frutti rossi, spezie.
Gusto: armonico e complesso, piacevolmente equilibrato, profondo e di buona persistenza.
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Recensioni
IL VINO
Il Barolo Riserva di Borgogno può essere considerato la quintessenza del tradizionale Barolo. Stile classico e naturale, composto da tre diversi cru: Liste, Cannubi e Fossati. L’annata 2014 è stata una delle più sfidanti degli ultimi anni, grazie ad un positivo finale di stagione, il risultato è un vino bilanciato e completo, un grande Barolo pronto a sfidare l’annata.
L'AZIENDA
Il nome Borgogno è da sempre legato ad una delle più antiche case vinicole di Langa e del Piemonte. Tutto ha inizio nel 1761 quando Bartolomeo Borgogno fonda la cantina.
Negli anni a seguire la storia dell’azienda si lega spesso a quella del nostro Paese, come nel 1861, anno in cui si realizza l’Unità d’Italia: il vino scelto per accompagnare il pranzo celebrativo dell'unificazione d'Italia ufficiale è il Barolo di Borgogno.
Il protagonista assoluto del nuovo secolo è Cesare Borgogno. E’ il più giovane di cinque fratelli e, nel 1920, assume la direzione della cantina. Figura di spicco e di carisma fin da subito a trasmette entusiasmo e porta significative innovazioni. La genialità di Cesare dà inizio ad una tradizione che ad oggi parrebbe pura follia: parte dei vini delle migliori annate vengono dimenticati e conservati gelosamente nelle buie cantine per almeno vent’anni. Iniziano così ad accumularsi i migliori millesimi di Barolo. Grazie a questa intuizione, da allora diventa consuetudine. Ancora oggi le cantine rappresentano una rara memoria storica della Langa. Nella seconda metà degli anni ’50 si completa la ristrutturazione delle cantine, e nel 1967, l’Azienda assume l’attuale denominazione “Giacomo Borgogno & Figli”. Alla morte di Cesare Borgogno nel 1968 la conduzione passa alla nipote Ida e al futuro marito Franco Boschis, sino a quel momento validi collaboratori e successivamente ai loro figli, Cesare e Giorgio.
Il 2008 segna un’altra significativa tappa nella storia di Borgogno: l’azienda viene rilevata dalla famiglia Farinetti.
L’anno successivo si completa l’importante ristrutturazione dell’edificio principale che è riportato al suo aspetto originario; nel rispetto della tradizione non vengono modificate le storiche cantine del 1761. Nel 2010 Andrea Farinetti, terminata la scuola enologica, assume la guida dell’azienda.