- SCONTO
- -10%
Il 'Brolo CampoFiorin Oro' di Masi è un vino rosso secco, ricco, vellutato, complesso ed elegante. Mantiene il tratto cordiale del CampoFiorin, di cui è selezione particolare, e ne sposa l'originale tecnica ispirata alla produzione dell'Amarone. E' composto da due uve fortemente caratterizzanti della zona: Corvina e Rondinella, ma è arricchito dalla presenza dell'originale Oseleta, uva riscoperta da Masi, mentre l'affinamento in piccole botti di rovere accentua il suo stile internazionale. Nasce nel 1964 da Guido Boscaini ed è stato identificato come un 'Supervenetian' per taglia e complessità. E' un autentico pezzo di storia che rappresenta la tradizione vitivinicola veneta. Bouquet ricco, caldo ed intenso di frutta cotta, con sentori di cacao e vaniglia nel finale.
- Categoria del Prodotto
- Vino Rosso
- Denominazione
- Verona IGT
- Filosofia
- Biodinamico (vino ottenuto da uve da agricoltura biodinamica, dove si pone particolare attenzione alle influenze astrologiche su piante e terreni, proponendosi di ricreare tra di essi la giusta interconnessione), Vegano (vino in cui i vigneti dai quali arrivano le uve utilizzano prodotti naturali per i trattamenti e la concimazione tipo il compost vegetale)
- Vitigno / Materia prima
- corvina
- Varietà / Assemblaggio
- Corvina, Rondinella, Oseleta
- Annata - Cuvée
- 2019
- Formato
- 750 ml.
- Nazione
- Italia
- Regione
- IT - Veneto
- Gradazione Alcolica
- 14% vol.
- Temperatura di Servizio
- 18° - 20° C.
- Bicchiere Consigliato
- Calice a tulipano molto ampio
- Abbinamenti Gastronomici
- Carni Arrosto, Formaggi Stagionati, Carni Rosse, Cacciagione, Paste
- Allergeni
- Contiene solfiti (per solfiti si intende l'anidride solforosa che viene aggiunta al vino, per preservarlo, grazie alla sua azione disinfettante, antiossidante e stabilizzante)
Il Veneto è una regione tra le più vocate dal punto di visita vitivinicolo di tutta l’Italia. Un territorio variegato e multiforme, sempre in fermento, con realtà produttive emergenti che si affiancano a nomi storici e prestigiosi. Tra questi ultimi non si può non citare la cantina Masi, impresa di famiglia da ben sette generazioni che appartiene alla famiglia Boscaini sin dalla fine del XVIII secolo, ma che soprattutto rappresenta oggi uno dei più importanti e autorevoli marchi enologici italiani nel mondo.
Contando su estesi possedimenti vitati sia in Italia che in Argentina, dove con la linea Tupungato si dà voce al terroir di Mendoza, il cuore dell’azienda, con la cantina e il centro direzionale, rimane però saldamente ancorato alla Valpolicella, luogo da cui ha preso il via l’intero progetto vitivinicolo. Attualmente gestita da un gruppo tecnico ben coordinato e riunito in un Consiglio di Amministrazione presieduto da Sandro Boscaini, l’azienda, legata alla millenaria civiltà veneta, affonda le proprie radici in uno storico patrimonio costituito da terroir eccezionali e da grandi uve autoctone.
Coniugando, inoltre, le tradizioni più antiche con la tecnologia più moderna, la cantina Masi è costantemente attiva nel campo della ricerca e della sperimentazione, al punto che ha contribuito a riscrivere la storia dell’appassimento per la produzione dell’Amarone della Valpolicella DOCG, vino simbolo del territorio, oltre a essere stata anche precorritrice nel recupero e nell’uso di antichi vitigni veronesi quasi spariti, come per esempio l’oseleta. Ed è proprio dalle uve autoctone di questi territori, lavorate secondo le tradizionali tecniche di vinificazione, che nascono vini unici, maestosi e famosi nel mondo, come l’Amarone stesso, di cui Masi produce probabilmente la gamma più qualificata e ampia che si possa al momento trovare sul mercato internazionale, con il “Mazzano” e il “Costasera” Riserva sempre all’apice delle guide di settore, italiane e internazionali.
Indirizzo:
Via Monteleone, 26 - 37015 Sant'Ambrogio di Valpolicella - Frazione Gargagnago (VR), Italia
Colore: rosso rubino intenso
Bouquet: di frutti di bosco, confettura e vaniglia
Gusto: ricco, caldo e intenso di frutta cotta, con sentori di cacao e vaniglia nel finale.
- Wine Enthusiast 92/100
- James Suckling 91/100
- Falstaff 90/100