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'Tulin' è il nome con il quale dal 2001 Pelissero ha deciso di identificare il precedente Barbaresco fino ad allora privo di nome. Abbiamo attribuito a questo vino il nome del vigneto di provenienza delle uve, al fine di conferirgli una identità valorizzata da un terreno il cui microclima ed esposizione costituiscono una giacitura di indubbio pregio. In dialetto piemontese Tulin indica un piccolo recipiente tondo di latta concava ed intagliata dal duplice utilizzo: nelle chiese come mezzo di raccolta della cera che scende dai candelieri e nelle stalle come utensile per la distribuzione del mangime al bestiame. Spiritualità e concretezza, l'anima e le mani dei vignaioli. Tulin si pronuncia con l'accento sulla i.
- Categoria del Prodotto
- Vino Rosso
- Denominazione
- Barbaresco DOCG
- Vitigno / Materia prima
- nebbiolo
- Annata o Cuvée
- 2020
- Formato
- 750 ml.
- Nazione
- Italia
- Regione
- IT - Piemonte
- Gradazione Alcolica
- 14.5% vol.
- Temperatura di Servizio
- 18° - 20° C.
- Bicchiere Consigliato
- Calice ampio a stelo lungo
- Abbinamenti Gastronomici
- Formaggi Stagionati, Cacciagione, Carni Rosse
- Allergeni
- Contiene solfiti (per solfiti si intende l'anidride solforosa che viene aggiunta al vino, per preservarlo, grazie alla sua azione disinfettante, antiossidante e stabilizzante)
La nostra famiglia è da sempre dedita all'agricoltura con DNA langarolo e contadino. Siamo a Treiso, comune indipendente da Barbaresco dal 1957, nel cuore della zona di produzione di una delle prime DOCG italiane, il Barbaresco, figlio del re Nebbiolo, la varietà che più di ogni altra ha delineato e delineerà la storia delle nostre colline e della vitivinicoltura nazionale ed internazionale. Noi siamo figli di questa terra e di questo vitigno.
Lo spirito di continua ricerca, in vigneto e poi in cantina, la passione, l'impegno e la dinamicità innovativa sono le nostre costanti che si uniscono all'orgoglio di essere ormai giunti alla terza generazione di coltivatori della vite. La filosofia però non è cambiata: solo varietà autoctone tipiche delle nostre terre ed in particolare Nebbiolo, Barbera e Dolcetto che coprono l'85% della nostra produzione. Tutte le uve che utilizziamo provengono dai 38 ettari di terreni di proprietà e siamo in grado, avvalendoci dell'aiuto di sapienti collaboratori, di seguire direttamente tutto il ciclo produttivo aziendale, dalla potatura alla commercializzazione delle 250.000 bottiglie annuali.
Indirizzo:
Via Ferrere,19 - 12050 Treiso (CN), Italia
Colore: rosso rubino
Bouquet: profumi ampi di magnesio e di ferro legati alla mineralità del suolo, fruttati con ben evidenti note varietali ed un giusto apporto di legno
Gusto: si esprimono appieno le caratteristiche di austerità tipiche del Nebbiolo, dove suadenza, sapidità ed il giusto tannino rendono alla bocca una cornice vellutata ed avvolgente.
- Vinous 95/100
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Recensioni
IL VINO
'Tulin' è il nome con il quale dal 2001 Pelissero ha deciso di identificare il precedente Barbaresco fino ad allora privo di nome. Abbiamo attribuito a questo vino il nome del vigneto di provenienza delle uve, al fine di conferirgli una identità valorizzata da un terreno il cui microclima ed esposizione costituiscono una giacitura di indubbio pregio. In dialetto piemontese Tulin indica un piccolo recipiente tondo di latta concava ed intagliata dal duplice utilizzo: nelle chiese come mezzo di raccolta della cera che scende dai candelieri e nelle stalle come utensile per la distribuzione del mangime al bestiame. Spiritualità e concretezza, l'anima e le mani dei vignaioli. Tulin si pronuncia con l'accento sulla i.
La nostra volontà di portare in bottiglia le caratteristiche dell'uva condiziona tutte le operazioni di trasformazione ed affinamento. Questo vino è prodotto con tecniche e strumenti moderni, ma ancora in modo tradizionale cercando di armonizzare l'austerità di questo grande vitigno con le nuove concezioni di suadenza e di piacevolezza legate ai gusti internazionali. Macerazione a contatto con le bucce per circa 15 giorni in vasche di acciaio a temperatura controllata e, dopo un periodo di decantazione naturale sempre in acciaio, si passa il vino quasi finito nel legno dove riposa per 18/20 mesi. In seguito si assembla la parte, circa il 50%, affinata in botti di rovere da 50 Hl con la restante affinata in barrique. Questo ci permette di evitare che una eccessiva presenza di legno asciughi ulteriormente questo vino. Ancora nove mesi di bottiglia e quindi viene immesso sul mercato.
LA CASCINA
La Cascina Tolino (Tulin in piemontese) e' stata acquistata dalla nostra azienda in due momenti: una prima parte nel 1999 e la seconda nel 2004. Il nome Tulin è probabilmente legato alla persona che anticamente viveva questa terra. In dialetto piemontese infatti la parola Tulin significa piccolo contenitore di latta e il "tulé" era il lattoniere, colui che lavorava la latta.
Il vigneto è un appezzamento di 12 ettari interamente vitati a Nebbiolo (nella sottozona denominata San Stefanetto), Barbera e in piccola parte Dolcetto. Si tratta di un corpo unico, quasi una intera collina, con una altitudine che passa dai 250 ai 400 metri sul livello del mare. Al suo interno si trovano tre vecchie case coloniche e si presenta come un anfiteatro naturale esposto a sud / sud-est su una collina particolarmente ripida. Geologicamente al nostro territorio si attribuiscono due diverse epoche di origine, caratterizzate da colline di diversa pendenza. Le più ripide come questa generalmente hanno un terreno più duro e compatto, con uno strato superficiale soggetto all'erosione molto sottile. Queste caratteristiche si tramutano in vini molto austeri, tannici, ricchi di struttura e di aromi minerali, considerati classici per la produzione di Nebbiolo. Geograficamente la proprietà è divisa tra due comuni, la parte a sud-est si trova nel Comune di Neviglie, mentre la parte a sud si trova nel comune di Treiso. I confini non sono visibili se non con strumenti topografici e anche le caratteristiche pedoclimatiche sono simili, ma per motivi legislativi solo il Nebbiolo nella porzione di Treiso può divenire Barbaresco e per questo il Nebbiolo impiantato nel Comune di Neviglie viene utilizzato per produrre il nostro Langhe doc Long Now. Questo limite deriva da una mancanza di visione degli amministratori del passato che probabilmente col senno di poi si renderebbero conto dell'enorme errore, tant'è che già a fine '800 uno dei più importanti manoscritti sulla storia delle nostre denominazioni (recentemente ristampato a cura dei Cavallieri del Tartufo e dei Vini D'Alba) già trattava questo argomento.
Si tratta della "Monografia sulla Viticoltura ed Enologia nella Provincia di Cuneo" scritto da Lorenzo Fantini che dice testualmente: "…l'unica cosa quindi che legittima la distinzione della zona è l'eccellenza e la squisitezza del prodotto. Esso si limita al puro e semplice territorio del comune di Barbaresco, lasciandone fuori anzi un piccolo segmento verso sud ed a una piccola parte del contermine comune di Neviglie. Ha la forma di un fuso le cui punte sono rivolte quasi nella direzione dei poli…".
Chiaramente ai tempi non si faceva riferimento al comune di Treiso in quanto, sino al 1957, era una frazione del Comune di Barbaresco. Anche la storia contribuisce quindi ad evidenziare la forte vocazione vitata di questa bellissima collina.
L'AZIENDA
La nostra famiglia è da sempre dedita all'agricoltura con DNA langarolo e contadino. Siamo a Treiso, comune indipendente da Barbaresco dal 1957, nel cuore della zona di produzione di una delle prime DOCG italiane, il Barbaresco, figlio del re Nebbiolo, la varietà che più di ogni altra ha delineato e delineerà la storia delle nostre colline e della vitivinicoltura nazionale ed internazionale. Noi siamo figli di questa terra e di questo vitigno.
Lo spirito di continua ricerca, in vigneto e poi in cantina, la passione, l'impegno e la dinamicità innovativa sono le nostre costanti che si uniscono all'orgoglio di essere ormai giunti alla terza generazione di coltivatori della vite. La filosofia però non è cambiata: solo varietà autoctone tipiche delle nostre terre ed in particolare Nebbiolo, Barbera e Dolcetto che coprono l'85% della nostra produzione. Tutte le uve che utilizziamo provengono dai 38 ettari di terreni di proprietà e siamo in grado, avvalendoci dell'aiuto di sapienti collaboratori, di seguire direttamente tutto il ciclo produttivo aziendale, dalla potatura alla commercializzazione delle 250.000 bottiglie annuali.ite alla cantina Pelissero, ma se preferite conoscerci meglio, affidatevi ad una delle nostre 250.000 bottiglie: il Barbaresco Vanotu, il Barbaresco Tulin, il Barbaresco Nubiola, i Dolcetto (Munfrina e Augenta), la Barbera Piani, la Riserva di Barbera Tulin, il Nebbiolo, il Long Now, la Freisa, la Favorita e il Moscato vi racconteranno le caratteristiche fisiche e chimiche dei 38 ettari che coltiviamo a due passi da Alba, nei comuni di Treiso, Neive, Barbaresco e Neviglie; e del carattere dei tre vitigni principali che da due generazioni vendemmiamo, il Nebbiolo, la Barbera e il Dolcetto. Vi parleranno di noi in piemontese schietto, con un sottofondo di Balcani, Norvegia, Nordafrica, Giappone.