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Il Nero d’Avola Vittoria 'Contesa dei Venti' di Donnafugata nasce da vigneti che sono situati nella parte sud-orientale dell’isola: la zona di Vittoria di estende tra l’altopiano di Ibleo e il mare con un’estensione di circa 36 ettari. Il vino affina per 8 mesi in acciaio e 7 mesi in bottiglia. Si presenta con un sorso armonioso ed elegante che si distingue per i sentori floreali, note fruttate e aromi speziati. Sentori di lavanda e violetta, frutti rossi e spezie come pepe bianco e ginepro. Piacevole persistenza e tannino morbido. Ottimo in abbinamento a verdure e carni grigliate, salumi e piatti di pesce.
- Categoria del Prodotto
- Vino Rosso
- Denominazione
- Vittoria DOC
- Vitigno / Materia prima
- nero d'Avola
- Annata o Cuvée
- 2021
- Formato
- 750 ml.
- Nazione
- Italia
- Regione
- IT - Sicilia
- Gradazione Alcolica
- 13% vol.
- Temperatura di Servizio
- 16° – 18° C.
- Bicchiere Consigliato
- Calice ampio a stelo lungo
- Abbinamenti Gastronomici
- Pizza, Affettati misti, Paste, Carni Rosse, Carni Arrosto, Formaggi Stagionati, Piatti di Pesce
- Allergeni
- Contiene solfiti (per solfiti si intende l'anidride solforosa che viene aggiunta al vino, per preservarlo, grazie alla sua azione disinfettante, antiossidante e stabilizzante)
Donnafugata nasce in Sicilia dall'iniziativa di una famiglia che conta oltre 160 anni di esperienza nel vino di qualità. Giacomo Rallo e la moglie Gabriella, con i figli Josè e Antonio portano avanti un progetto imprenditoriale che punta alla cura dei particolari e mette l'uomo al servizio della natura per produrre vini sempre più rispondenti alle potenzialità del territorio.
L'avventura di Donnafugata prende avvio nel 1983 dalle storiche cantine della famiglia Rallo a Marsala e nelle vigne di Contessa Entellina, nel cuore della Sicilia occidentale; nel 1989 Donnafugata giunge sull'isola di Pantelleria dove inizia a produrre vini naturali dolci.
Indirizzo:
Via Sebastiano Lipari, 18 - 91025 Marsala (TP), Italia
Colore: rosso rubino
Bouquet: floreale di lavanda e violetta, note di fragola e susina e aromi speziati
Gusto: armonico, tannino morbido ed avvolgente, finale persistente ed elegante.
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Recensioni
IL VINO
Il Nero d’Avola Vittoria 'Contesa dei Venti' di Donnafugata nasce da vigneti che sono situati nella parte sud-orientale dell’isola: la zona di Vittoria di estende tra l’altopiano di Ibleo e il mare con un’estensione di circa 36 ettari. Il vino affina per 8 mesi in acciaio e 7 mesi in bottiglia. Si presenta con un sorso armonioso ed elegante che si distingue per i sentori floreali, note fruttate e aromi speziati. Sentori di lavanda e violetta, frutti rossi e spezie come pepe bianco e ginepro. Piacevole persistenza e tannino morbido. Ottimo in abbinamento a verdure e carni grigliate, salumi e piatti di pesce.
Curiosità
Un’etichetta dai colori intensi che parlano di susine rosse e di lavanda. Una donna, la Contesa dei Venti, che guarda lontano, lasciandosi accarezzare dolcemente dal vento. Il nome di questo vino prende spunto dalla piacevole brezza che è sempre presente nel territorio di Vittoria e soffia tra i grappoli di Nero d’Avola di notte come di giorno. Un vento leggero che nasce dal dialogo tra il mare e i monti Iblei.
L'AZIENDA
Il nome Donnafugata, letteralmente "donna in fuga", fa riferimento alla storia della regina Maria Carolina, moglie di Ferdinando IV di Borbone che ai primi dell'800 - fuggita da Napoli per l'arrivo delle truppe napoleoniche - si rifugiò in quella parte della Sicilia dove oggi si trovano i vigneti aziendali. Questa vicenda ha ispirato il logo aziendale, ovvero l'effige della testa di donna con i capelli al vento che campeggia su ogni bottiglia. Fu lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nel romanzo Il Gattopardo, ad indicare con il nome di Donnafugata quei possedimenti di campagna del Principe di Salina che accolsero la regina in fuga e che oggi ospitano i vigneti aziendali.
LE CANTINE
I vini di Donnafugata interpretano la Sicilia e ne raccontano con passione l'universo sensoriale. Natura del suolo, esposizione, altitudine, andamento climatico e vitigno sono le principali variabili in gioco per ottenere vini che esprimano in modo autentico l’appartenenza a terroirs unici. Dopo aver scelto l'abbinamento vitigno-territorio, la viticultura mirata "legge" con attenzione e sensibilità la vigna nella sua interazione con l'ambiente per portare l'uva al suo apice qualitativo. I frequenti assaggi delle uve sul campo consentono di individuare il momento ideale della vendemmia per ogni singolo vigneto. I processi di cantina prevedono l'uso di tecnologie semplici e rispettose dell'integrità di uve, mosti e vini. Lo staff tecnico, con degustazioni continue, verifica gli obiettivi sensoriali, la rispondenza al frutto e al territorio. Intervenendo sui processi in corso, in vigna ed incantina, l'enologia di precisione ridefinisce anno dopo anno i confini della qualità. Lo staff è composto da tecnici competenti e affiatati (agronomo enologo, responsabile del controllo qualità, cantinieri e responsabili del vigneto) che accompagnano le fasi del processo produttivo affinché la natura faccia al meglio il suo corso.
Contessa Entellina
La cantina si trova nel cuore della Sicilia Occidentale dove i vigneti sono parte integrante del paesaggio. Donnafugata coltiva in 10 contrade diverse una pluralità di vitigni sia autoctoni che internazionali. Una scelta agronomica che punta a valorizzare le peculiarità dei diversi terroirs (suolo, altitudine, esposizione) e delle diverse varietà per produrre vini complessi e ricchi di personalità.
I vigneti di Pantelleria
I vigneti e la cantina di Donnafugata a Pantelleria si integrano armonicamente nel paesaggio e nel particolare contesto agricolo dell'isola del vento. Pantelleria è un’isola di natura vulcanica tra la Sicilia e l’Africa, è un raro esempio di viticoltura eroica. Il paesaggio trasuda la fatica del contadino nel costruire terrazzamenti e muretti a secco e nel coltivare la vigna plasmata dal vento. I vigneti, dove Donnafugata coltiva lo Zibibbo, sono dislocati in 12 contrade diverse per suolo, altitudine, esposizione ed età delle piante (superiore anche ai 100 anni). Nella cantina di Khamma, esempio di architettura sostenibile, le singole partite di Zibibbo sono lavorate separatamente valorizzando la pluralità dei contesti viticoli.
Le cantine di Marsala
Le antiche cantine di famiglia sono il cuore pulsante e il centro strategico aziendale dove prendono luogo gli affinamenti e l'imbottigliamento dei vini di Donnafugata. Le cantine di Marsala, costruite nel 1851, sono un esempio vivo di archeologia industriale. Conservano l'impianto tipico del "baglio" mediterraneo con l'ampia corte interna punteggiata di agrumi e di ulivi e le capriate in legno, opera di antichi maestri d'ascia. Oggi ospitano una realtà produttiva dinamica finalizzata all'eccellenza. Qui confluiscono i prodotti ottenuti a Contessa Entellina e Pantelleria per i processi di affinamento (in acciaio, cemento, legno) ed imbottigliamento. I processi di cantina prevedono l'utilizzo di tecnologie semplici e sempre più rispettose delle qualità intrinseche di mosti e vini. Considerata l'importanza del controllo della temperatura in ogni fase del processo produttivo, gli ambienti termocondizionati e coibentati per ottenere il massimo risparmio energetico; anche il materiale tufaceo della costruzione e gli alti tetti (7 metri) sorretti da capriate in legno, isolano naturalmente gli ambienti dalle alte temperature tipicamente siciliane. In linea con le politiche ambientali dell'azienda si inquadra anche la barricaia sotterranea scavata nella roccia di tufo.