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Il Barbaresco Riserva 'Rabaja' 2019 di Vietti nasce da uve provenienti dal vigneto singolo omonimo nel comune di Barbaresco. La 2019 è la prima annata di questa riserva ed è un ritorno per Vietti che vinificava Rabajà già negli anni ‘80. L’età media delle vigne è di 51 anni. Fermentazione di 3 settimane in vasca di acciaio a contatto con le bucce e successivamente in legno. Invecchia circa 30 mesi in botti di rovere. Bouquet ricco e delicato. Si percepiscono sentori floreali come rosa canina e viola e di frutta matura come ciliegia e amarena. Al gusto risulta fresco ed avvolgente. Il tannino è maturo, morbido, setoso, ben integrato e dona al vino buona struttura e grande eleganza. Nel complesso molto equilibrato e raffinato con un finale lungo e persistente.
- Categoria del Prodotto
- Vino Rosso
- Denominazione
- Barbaresco DOCG
- Vitigno / Materia prima
- nebbiolo
- Classe di Invecchiamento
- Riserva
- Annata o Cuvée
- 2019
- Formato
- 750 ml.
- Nazione
- Italia
- Regione
- IT - Piemonte
- Gradazione Alcolica
- 14% vol.
- Temperatura di Servizio
- 17° - 18° C.
- Bicchiere Consigliato
- Calice a tulipano molto ampio
- Caratteristiche Speciali
- Etichetta artistica, Edizione Limitata, Vino d'Atmosfera
- Abbinamenti Gastronomici
- Primi di Terra, Carni Arrosto, Carni in Umido, Formaggi Stagionati, Cacciagione, Pollame
- Allergeni
- Contiene solfiti (per solfiti si intende l'anidride solforosa che viene aggiunta al vino, per preservarlo, grazie alla sua azione disinfettante, antiossidante e stabilizzante)
Da quattro generazioni la famiglia Vietti produce vini in Castiglione Falletto, nel cuore delle Langhe. Agli inizi del '900, il figlio Mario iniziò a vendere i Barolo che avevano iniziato a produrre, focalizzando l'azienda di famiglia esclusivamente sull'attività vitivinicola. A partire dagli anni '60 è la figlia Lucia, assieme al marito enologo Alfredo Currado, a portare avanti il lavoro della cantina Vietti, concentradosi sempre più su una produzione di qualità elevata. Alfredo Currado fu il primo a selezionare e vinificare uve provenienti da singoli vigneti, concetto a quel tempo radicale ma oggi applicato da quasi tutte le aziende che producono Barolo e Barbaresco. L'altra grande visione pionieristica di Alfredo è stata quella di valorizzare l'arneis, vitigno autoctono a lungo dimenticato dai produttori della zona: la cantina ha iniziato a vinificarlo in purezza, e così hanno fatto altri produttori in seguito, portanto oggi l'arneis ad essere l'uva a bacca bianca più importante del territorio. Oggi Vietti è considerato uno dei più grandi Barolisti semi-tradizionali, facendo un uso magistrale sia di botti grandi che di barriques.
Indirizzo:
Piazza Vittorio Veneto, 5 - 12060 Castiglione Falletto (CN), Italia
Colore: rosso granato intenso
Bouquet: ricco e delicato. Si percepiscono sentori floreali come rosa canina e viola e di frutta matura come ciliegia e amarena
Gusto: fresco ed avvolgente. Il tannino è maturo, morbido, setoso, ben integrato e dona al vino buona struttura e grande eleganza. Nel complesso molto equilibrato e raffinato con un finale lungo e persistente.
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IL VINO
Il Barbaresco Riserva 'Rabaja' 2019 di Vietti nasce da uve provenienti dal vigneto singolo omonimo nel comune di Barbaresco. La 2019 è la prima annata di questa riserva ed è un ritorno per Vietti che vinificava Rabajà già negli anni ‘80. L’età media delle vigne è di 51 anni. Fermentazione di 3 settimane in vasca di acciaio a contatto con le bucce e successivamente in legno. Invecchia circa 30 mesi in botti di rovere. Bouquet ricco e delicato. Si percepiscono sentori floreali come rosa canina e viola e di frutta matura come ciliegia e amarena. Al gusto risulta fresco ed avvolgente. Il tannino è maturo, morbido, setoso, ben integrato e dona al vino buona struttura e grande eleganza. Nel complesso molto equilibrato e raffinato con un finale lungo e persistente.
I VIGNETI
Da 35 ettari di vigneti sono prodotti, a fianco dei classici Dolcetto e Barbera “TreVigne” (dizione che sta ad indicare che il vino è ottenuto da uve provenienti da più di un singolo vigneto), l’Arneis ed il Moscato d’Asti Cascinetta, i “crus” Rocche, Brunate, Lazzarito, Ravera e Riserva Villero nel Barolo, Masseria nel Barbaresco, Scarrone e Vigna Vecchia nel Barbera d’Alba, e, dal 1996, La Crena nel Barbera d’Asti.
Dal 2000, col ritiro dall’attività dei genitori, Mario Cordero e Luca Currado acquisiscono l’intera proprietà aziendale continuando l’attività produttiva sempre nel più grande rispetto della tradizione ma con mentalità aperta ed evolutiva nella ricerca della massima qualità e piacere del vino.
Un famoso scrittore di vino ha recentemente osservato che Vietti “è sempre una cantina familiare altamente specializzata nella produzione di diversi tipi di vini DOC e DOCG”.
ETICHETTE D'AUTORE
A partire dal 1974 alcuni vini Vietti sono vestiti da opere originali create appositamente da un artista ed ispirate al vino di quell’annata particolare.
La tiratura corrisponde al numero delle bottiglie prodotte e le prime cento sono firmate dall’Artista. Ogni opera viene utilizzata una sola volta, esclusivamente per il vino di quel millesimo. È dal 1988, in occasione della presentazione del Barolo Villero 1982, che l’etichetta d’Autore viene dedicata al vino di questo grande vigneto.
L'AZIENDA
Da quattro generazioni la famiglia Vietti produce vini in Castiglione Falletto, piccolo paese medievale situato al centro di una delle zone più felici delle Langhe per la coltivazione della vite, la “zona del Barolo”.
Carlo Vietti fondò l’azienda alla fine del 1800 ed il figlio Mario, nel 1919, iniziò a produrre i primi vini Vietti, vendendo la maggior parte della produzione in Italia.
Il suo principale progetto è stato quello di trasformare l’azienda agricola multi-settoriale di famiglia in un’azienda vitivinicola. Nel 1957 Alfredo Currado sposò la figlia, Luciana Vietti, e dal 1960, alla morte del suocero, continuò l’attività dell’azienda familiare indirizzando la produzione sempre più verso l’alta qualità e posizionando l’azienda tra le migliori delle Langhe, iniziando sin da allora ad esportare i propri prodotti su importanti mercati stranieri come quello tedesco, svizzero e americano.
La storia degli ultimi 40 anni è stata segnata dalle scelte di Alfredo Currado, enologo dal 1952, e della moglie che si impegnano nel rafforzare l’immagine non solo dell’azienda familiare ma del territorio del Barolo. Alfredo fu il primo a selezionare e vinificare uve provenienti da singoli vigneti, concetto a quel tempo radicale ma oggi applicato da quasi tutte le aziende che producono Barolo e Barbaresco. Nascono così nel 1961 i primi “crus” Vietti, il Barolo Rocche ed il Barbaresco Masseria.
Soprannominato il “padre dell’Arneis”, nel 1967 è il primo a riscoprire questa varietà quasi scomparsa vinificandola in purezza. Oggi l’Arneis è il vino bianco più famoso dell’area Albese.