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Lambrusco "Vecchio Moro" di Rinaldini nel 1996, centenario della nascita del "Moro", padre del fondatore Rinaldo, ha visto nascere la prima bottiglia di Vecchio Moro. Vino che meglio identifica la Cantina. Ottenuto con pratiche tradizionali ma con tecnologia moderna. Dopo la prima fermentazione, rifermenta in autoclave. È pieno e vinoso: sorprende per la grande pulizia e per il perfetto equilibrio. Bouquet ampio e vivo, caratterizzato dai sentori fruttati di mora e prugna matura. All'assaggio risulta schietto e caldo, di corpo e giustamente tannico, persistente ed equilibrato.
- Categoria del Prodotto
- Vino Rosso
- Denominazione
- Emilia IGT
- Vitigno / Materia prima
- lambrusco grasparossa
- Varietà / Assemblaggio
- lambrusco grasparossa 85%, ancellotta 10%, marzemino 5%
- Annata - Cuvée
- Sans Année
- Formato
- 750 ml.
- Nazione
- Italia
- Regione
- IT - Emilia-Romagna
- Gradazione Alcolica
- 12% vol.
- Temperatura di Servizio
- 14° - 16° C.
- Bicchiere Consigliato
- Calice ampio a stelo lungo
- Abbinamenti Gastronomici
- A Tutto Pasto, Affettati misti, Primi di Terra, Carni Arrosto, Carni Bianche, Formaggi Freschi, Vegetali e Legumi
- Allergeni
- Contiene solfiti (per solfiti si intende l'anidride solforosa che viene aggiunta al vino, per preservarlo, grazie alla sua azione disinfettante, antiossidante e stabilizzante)
La nostra azienda agricola è stata fondata alla fine degli anni sessanta dal papà Rinaldo Rinaldini, che all’epoca gestiva con la famiglia un rinomato ristorante, in cui vini e salumi erano prodotti artigianalmente e dove venivano serviti i piatti più autentici della cucina emiliana.
Il comparto aziendale si trova a metà strada tra Reggio Emilia e Parma, ai piedi delle colline Matildiche. L’amore per la terra, l’ammirazione e la conoscenza dei riti “champenois” crescevano con il tempo e fu proprio questo che portò la nostra famiglia ad essere dei viticultori.
Grazie alla tecnica e alla curiosità, si decise di salvare antichi vitigni, condannati altrimenti all’estinzione. In pochi anni si è così dimostrato, come da terreni e viti maltrattate dai produttori e dimenticate dai maestri della cultura enologica, possano nascere miracoli veri.
Ancora oggi l’attività ha mantenuto il suo carattere familiare, infatti a gestire l’intero ciclo di trasformazione, dall’uva alla bottiglia, se ne occupa Paola Rinaldini con il marito Marco Melegari e il figlio Luca, quest’ultimo è in oltre responsabile della cura dei vigneti. La cantina è stata ricavata da un’antica cascina del 1884 che sorge al centro dei vigneti.
Indirizzo:
Via A. Rivasi, 27, 42049 Sant'Ilario d'Enza (RE), Italia
Colore: rosso rubino intenso, con spuma cremosa.
Bouquet: ampio, sentori fruttati di mora e prugna matura.
Gusto: caldo, corposo, giustamente tannico, persistente ed equilibrato.
- Luca Maroni 93/100
- Wine Spectator 87/100
- Decanter 86/100
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Recensioni
L'AZIENDA
Nel corso degli anni si è ingrandita di nuovi comparti e cantine: una rimessa è dedicata al ricovero degli attrezzi agricoli, ultramoderni e di recente rinnovo, una cantina è destinata alla vinificazione ed elaborazione e un altra all’imbottigliamento e confezionamento.
Tutte sono dotate di impianti ed attrezzature all’avanguardia, così da mantenere il livello di qualità il più alto possibile, non dimenticando però la tradizione e gli insegnamenti dettati dall’esperienza. In azienda sono state incavate due cantine sotterrane che si diramano per 1.000 mq.
La prima è stata allestita a barricaia con botti francesi di rovere aliè e di acacia, dove stagionano i vini più pregiati. La seconda, completamente interrata, è una vera “cave” dello champagne, dove si affinano le bottiglie di spumante e viene eseguito manualmente il remuage. Negli stessi sotterranei riposano i vini per l’affinamento in bottiglia prima della messa in commercio. Nella centenaria stalla a volte, dove una volta si rilassavano le mucche per la produzione del Parmigiano-Reggiano, ora si trova un banco di degustazione e il punto vendita dei prodotti, incorniciato da antiche attrezzature enologiche e contadine.
La produzione deriva esclusivamente dai nostri vigneti estesi per 15 ettari, che sono allevati su terreni alluvionali misti ghiaiosi, a cordone speronato, ad alta densità di ceppi per ettaro e a bassa resa produttiva, dotati di impianto sotterraneo a goccia per l’irrigazione. Per la loro salvaguardia e per il rispetto della natura, utilizziamo macchinari modernissimi, che erogano pochissima quantità di fitofarmaci compatibili con l’ambiente. La composizione viticola è di varietà altamente e saggiamente selezionate di 60.000 ceppi, così da poter esprimere la massima rivelazione qualitativa nei vini e poterne poi pienamente godere.
LA STORIA
La nostra azienda agricola è stata fondata alla fine degli anni sessanta dal papà Rinaldo Rinaldini, che all’epoca gestiva con la famiglia un rinomato ristorante, in cui vini e salumi erano prodotti artigianalmente e dove venivano serviti i piatti più autentici della cucina emiliana.
Il comparto aziendale si trova a metà strada tra Reggio Emilia e Parma, ai piedi delle colline Matildiche. L’amore per la terra, l’ammirazione e la conoscenza dei riti “champenois” crescevano con il tempo e fu proprio questo che portò la nostra famiglia ad essere dei viticultori.
Grazie alla tecnica e alla curiosità, si decise di salvare antichi vitigni, condannati altrimenti all’estinzione. In pochi anni si è così dimostrato, come da terreni e viti maltrattate dai produttori e dimenticate dai maestri della cultura enologica, possano nascere miracoli veri.
Ancora oggi l’attività ha mantenuto il suo carattere familiare, infatti a gestire l’intero ciclo di trasformazione, dall’uva alla bottiglia, se ne occupa Paola Rinaldini con il marito Marco Melegari e il figlio Luca, quest’ultimo è in oltre responsabile della cura dei vigneti. La cantina è stata ricavata da un’antica cascina del 1884 che sorge al centro dei vigneti.